La materia prima è prima di tutto trasformata in polpa, una miscela concentrata di fibre in sospensione nel liquido. La separazione delle fibre avviene con metodi sia fisici (sbattimento, calore) che chimici (alcali). Poiché le fibre derivano da fonti naturali, sono necessari diversi passaggi di separazione e lavaggio, quindi candeggio o tintura per alterarne l'aspetto fino ad ottenere quello del prodotto finale.
Anticamente la polpa preparata sottoponendo a lisciviazione stracci di lino e cotone era diluita con acqua fino ad ottenere una poltiglia leggera. In questa sospensione era immersa la "forma", una sorta setaccio, su cui si depositava un intreccio di fibre. In questa fase si poteva formare una filigrana quando sulla "forma" erano agganciati fili metallici opportunemente sagomati che impedivano il depositarsi uniforme della polpa generando così un'immagine visibile contro luce. A questo punto la carta era già pronta e doveva essere soltanto pressata ed essiccata. Dopo questa fase il foglio passava alle lavorazioni successive.
La produzione industriale avviene di solito con il processo continuo Fourdrinier, in cui la carta viene fabbricata in nastri e bobine. Una volta essiccato il nastro viene tagliato orizzontalmente per realizzare fogli della dimensione desiderata. La dimensione dei fogli è standardizzata dall'International Organization for Standardization (ISO 216).
La carta grezza ottenuta pressando la polpa è molto assorbente (è usata appunto come carta assorbente) e non presenta una superficie adatta per la scrittura o la stampa. per questo motivo un'ampia gamma di additivi vengono utilizzati per ottenere le proprietà desiderate. Queste vengono applicate come rivestimento sulla superficie, formando la patina.
Gli agenti patinanti sono di solito polimeri studiati per ottenere una migliore superficie su cui scrivere. Sono impiegati l'amido, il Poliacetato di vinile (PVA) e molti altri prodotti per realizzare tipi diversi di carta. La patinatura può anche migliorare la superficie lisciandola. La matrice di fibra è rugosa e per renderla liscia si utilizza spesso il caolino. La carta patinata delle riviste per esempio, è ottenuta in questo modo. L'aspetto lucido (per esempio delle copertine delle riviste) è aggiunto successivamente alla stampa, applicando uno strato trasparente (come uno smalto) sulla la pagina stampata, è non è quindi una caratteristica originale della carta.
Altri additivi sono aggiunti per migliorare alcune caratteristiche della carta, in particolare la purezza del colore bianco.
La carta può venire asciugata diverse volte durante la fabbricazione, questo perché bagnata è più fragile e potrebbe rompersi durante la lavorazione, provocando il fermo della linea di produzione. Nel processo continuo, il nastro di carta viene asciugato facendolo passare attraverso numerosi rulli di pressaggio riscaldati.